PERCHÉ LE BATTAGLIE DI CASSINO

In questa sala è presente un grande teatro ottico che riassume la situazione militare, gli obiettivi e le strategie degli schieramenti di battaglia, condotti nella regione alla vigilia dell’assalto a Cassino. L’ambientazione è notturna ed è dominata dall’Abbazia di Montecassino. Due colonnelli, un tedesco e un americano, raccontano le loro scelte militari. Le loro parole sono accompagnata dal suono degli ottoni, che crea una forte atmosfera militare, così come dal movimento War Requiem di Britten. Di fronte, l’immagine in rilievo di una mappa dell’Italia traccia le tre linee difensive tedesche.

Dal 10 settembre, data del primo bombardamento su Cassino, le azioni di guerra non ebbero tregua in tutto il territorio. Le forze alleate, sbarcate in Sicilia il 9 luglio del 1943, cominciarono a risalire la penisola bombardando ininterrottamente il territorio occupato dai tedeschi. L’obiettivo era Roma. Dopo Salerno e Napoli, l’avanzata degli Alleati fu duramente contrastata dall’esercito tedesco impegnato a rafforzare le proprie linee difensive: la linea Reinhard, dal fiume Sangro al Garigliano; la linea Gustav che aveva la sua base sul fiume Garigliano e su Monte Cassino ed infine la linea Hitler che collegava tra loro Pontecorvo, Aquino e Piedimonte San Germano. Per raggiungere la capitale un solo percorso possibile: la via Casilina sovrastata dall’antica Abbazia.

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