Tre sale, al centro del percorso dell’Historiale, sono dedicate ad esplorare le operazioni militari che si svolsero nel Cassinate nella prima metà del 1944.
L’utilizzo di tecniche tradizionali, come il grande plastico che materializza la tormentata orografia della zona, si affianca a strumenti innovativi quali il “teatro ottico”, nel quale due immaginari ufficiali di stato maggiore illustrano al visitatore le diverse prospettive con cui gli Alleati ed i Tedeschi si prepararono alla battaglia: gli uni per cogliere un successo di grande portata, soprattutto simbolica, gli altri per guadagnare tempo e tenere impegnate risorse che si sarebbero altrimenti riversate su altri fronti di guerra.
Scopo principale delle tre sale è quello di saldare la funzione strategica di Cassino quale custode della strada per Roma con il sacrificio dei soldati delle tante nazionalità ed etnie che si scontrarono a Cassino. Queste sono evocate da una grande parete di soldatini bianchi sulla quale sventolano in successione le bandiere nazionali di Germania, Polonia, Gran Bretagna, Canada, Francia, Stati Uniti e Italia, accompagnate, in sottofondo, dai rispettivi inni nazionali.
Due semplici fucili e quattro elmetti segnati dal tempo sono muti testimoni della durezza dello scontro.
A questa dimensione anonima si contrappongono i ritratti dei capi militari dei due schieramenti, dal neozelandese Freyberg che impose la distruzione dell’Abbazia al francese Juin che per primo intuì la necessità di cercare un’alternativa allo scontro frontale.
Alla tecnologia è dedicato un grande pannello che illustra le principali tipologie di armi utilizzate, dal bombardiere pesante B-17 al cannone controcarro, dal mortaio alla mina.
La dimensione quantitativa della guerra, riepilogata in un pannello di dati statistici, compresi gli oltre 180.000 caduti delle due parti in lotta, si trova così bilanciata da un diorama che ricostruisce il sanguinoso attraversamento del Rapido da parte della 34a Divisione americana.
Un grande pannello riepilogativo delle maggiori unità che combatterono a Cassino “parla” attraverso due monitor sui quali scorrono le videointerviste di alcuni anziani veterani della battaglia.
Sulle pareti, cinque mappe riassumono la campagna d’Italia e le quattro battaglie di Cassino, spiegandone le differenze individuali in termini di partecipazione, direzione, risultati.
Ovunque è costante l’attenzione ad evitare la retorica della guerra, per soffermarsi invece sulla nuda natura della guerra.