HISTORIALE DI CASSINO

GLI EVENTI STORICI RACCONTATI DALL’HISTORIALE

L’abbazia di Montecassino, fondata da San Benedetto nell’anno 529, rappresenta uno dei simboli della civiltà europea. Eretta sulla cima di un’altura isolata ed inespugnabile, per secoli è stata un baluardo della fede cristiana ed un modello per tutti i monasteri d’Occidente.

La “Regola dei monaci” scritta da Benedetto riuscì a penetrare e ad evangelizzare gran parte d’Europa. Sebbene il Santo proclamato “Patrono d'Europa” da Paolo VI il 24 ottobre 1964 non potè dare all’Europa un’unità politica, riuscì però a diffondere un insieme di valori divenuti comuni ai popoli europei. Nella sua storia millenaria, l’Abbazia ha subito quattro distruzioni, ma la storia del Novecento ha legato indissolubilmente il suo nome a una delle battaglie più feroci della Seconda Guerra Mondiale che l’ha vista distrutta per l’ultima volta.

Dal 10 settembre, data del primo bombardamento su Cassino, le azioni di guerra non ebbero tregua in tutto il territorio. Le forze alleate, sbarcate in Sicilia il 9 luglio del 1943, cominciarono a risalire la penisola bombardando ininterrottamente il territorio occupato dai tedeschi. L’obiettivo era Roma. Dopo aver conquistato Salerno e Napoli, però, l’esercito tedesco impegnò l’armata americana in una lunga lotta che gli consentisse, nel frattempo, di rafforzare le proprie linee difensive: la linea Reinhard, dal fiume Sangro al Garigliano; la linea Gustav che aveva la sua base sul fiume Garigliano e su Monte Cassino; la linea Hitler che collegava tra loro Pontecorvo, Aquino e Piedimonte San Germano. Per raggiungere la capitale c’era un solo percorso possibile: l’antica via
Casilina. Su questa strada si trovava Cassino, sormontata dall’antica Abbazia che per il suo immenso valore storico, culturale e religioso, fu esclusa dai posizionamenti della linea Gustav e dove di conseguenza i tedeschi non sistemarono le proprie truppe.

Ma se per i tedeschi Cassino rappresentava il tentativo di tenere le forze anglo- americane il più lontano possibile dal suolo della Germania, gli alleati consideravano la città il punto di sfondamento delle linee germaniche e fu, per tale ragione, inquadrata in una vasta operazione comprendente l’accerchiamento di tutte le divisioni tedesche che difendevano Roma.

La sola lotta per la conquista di Cassino, divisa in quattro distinte battaglie, durò dal 15 gennaio al 18 maggio del 1944. I paesi situati lungo le linee difensive vennero fatti evacuare e quelli situati nelle retrovie vennero bombardati dagli alleati. Furono distrutti gli obiettivi militari, quelli civili e l’Abbazia, nella convinzione errata che al suo interno vi fossero asserragliate le truppe germaniche che difendevano la linea Gustav. Le rovine dell’Abbazia di Montecassino vennero occupate dalle truppe polacche che vi piantarono la loro bandiera. L’accanita resistenza opposta dai tedeschi a Cassino richiamò l’attenzione di tutto il mondo su questo teatro di guerra, la più grande battaglia terrestre – ed anche la più controversa – combattuta in Europa.

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