S. ELIA FIUME RAPIDO — distrutta per il 91% durante il bombardamento aereo dell’8 dicembre del ’43. Sono visibili oggi la rete di fortini tedeschi, le trincee e i camminamenti perfettamente conservati a Monte Cifalco.
DA VEDERE — la chiesetta di Ognissanti (sec. Xl) luogo di culto e di arte benedettina, la chiesa di S.Maria Maggiore (sec. Xl) e la chiesa barocca di S.Maria delle Grazie in loc. Olivella (sec.XVI); pregevoli gli edifici settecenteschi del centro storico, le torri medioevali; la zona dei Monti Bianchi; l’area archeologica del villaggio di Valleluce.
TERELLE — le sue alture furono più volte occupate dagli eserciti avversi, finché rimasero nelle mani dei reggimenti algerino e tunisino.
DA VEDERE — le costruzioni medievali e il castagneto secolare. Da Monte Cairo (m 1600) si gode di un vasto panorama che spazia dalle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo all’Abbazia di Montecassino.
BELMONTE CASTELLO — faceva parte del sistema difensivo del cassinate e per questo fu devastato e semidistrutto.
DA VEDERE — la chiesa di San Nicola e San Rocco con affreschi del ‘300, i resti dell’acquedotto romano in località Costa Campopiano, la torre medioevale e le “fosse” (crateri rocciosi profondi 130 m.).
ATINA — diventò retrovia del fronte stabilito a Cassino e i bombardamenti alleati del 5 e 12 dicembre lo distrussero completamente.
DA VEDERE — le antichissime mura poligonali del IV-V sec. a.C., il Palazzo ducale e la settecentesca cattedrale di S. Maria Assunta, il Museo Archeologico con la raccolta di reperti archeologici di origine romana e pre-romana rinvenuti nella valle di Comino. In estate Atina ospita manifestazioni internazionali come il festival “Atina Jazz” ed il Festival del Folklore.
PICINISCO — fu occupata dai tedeschi che rastrellarono gli ebrei rifugiati e fecero sfollare gli abitanti. Dopo il
bombardamento fu sottoposto a numerose angherie e venne liberato il 29 maggio 1944 dalle truppe italiane. E’ parte integrante del parco nazionale d’Abruzzo e domina l’intera valle di Comino. Ha ospitato lo scrittore inglese D.H. Lawrence.
DA VEDERE — la casa di Lawrence, le chiese di S. Lorenzo e di S. Rocco, il Centro Storico, il castello feudale (sec. XI) ed il Lago Grottacamparo.
VALLEROTONDA — si ricorda per l’eccidio di Collelungo, il 28 dicembre 1943, quando vennero trucidati dai tedeschi 38 civili e 4 soldati italiani ricordati dal monumento dello scultore Mastroianni. L’aspetto del paese è rimasto quello tipico dei centri medioevali con stradine, piazzette e scale.
DA VEDERE — le chiese di S. Maria Assunta (sec. XIII) e dell’Annunziata, la Porta “Archìacuto” detta dell’ Arenale, il
Castello ed il centro storico medioevale, i Ruderi della chiesa di S. Michele, ed il Ponte romano sul fiume Rapido in loc. II
Gallo Minore.
ACQUAFONDATA — a ricordo delle cruente azioni militari, i reduci francesi e polacchi hanno innalzato monumenti alla memoria dei loro caduti.
DA VEDERE — le chiese di S. Margherita e quella della Madonna del Carmelo ed i resti dei castelli di Acquafondata e Casalcassinese, il vivaio forestale definito tra i più belli del Lazio.
E’ noto per il festival internazionale della zampogna e per l’abilità degli artigiani locali nella fabbricazione di questo strumento.
VITICUSO — fu uno dei primi centri ad essere preso dagli alleati che vi entrarono il 12 gennaio 1944 con le truppe di colore francesi. Il paese era stato totalmente distrutto e depredato dai tedeschi.
DA VEDERE — il Santuario di S. Antonino, il centro storico ed il Parco naturalistico del Vento. Caratteristica locale, le feste rionali che riprendono le origini del paese con l’esposizione al pubblico degli antichi attrezzi agricoli e domestici, foto d’epoca, pizzi e merletti.