1914 – 1945 : L’EUROPA IN FIAMME
Nel periodo che va dalla Prima alla Seconda Guerra Mondiale, il continente europeo è pervaso da convulsioni febbrili, da un impeto maligno e violento, animato da un confuso desiderio di rinascita. Si dichiara mai più guerra. Solennemente. Persino nei trattati. Mentre nuovi germi di disgregazione hanno libero corso: il mito della razza, del partito, dello Stato. Il vento gelido delle ideologie irrompe e lacera i popoli europei. Da est ad ovest nulla sembra potersi opporre a questa corrente impetuosa, distruttiva, ignara di memoria e di radici.
All’ingresso, su un grande schermo dominato da una citazione di Papa Benedetto XV, viene proiettato un film sulla Prima Guerra Mondiale, “il primo conflitto ideologico di massa e una delle ferite più profonde dell’Europa moderna e contemporanea”. Un medley musicale accompagna le immagini: la canzone “Penna Nera” dell’Alpino, un frammento della Sinfonia n. 3 “La Scozzese” di Mendelssohn e la tromba del Bersagliere. Il pannello “Mai più la guerra” ricorda il Patto Briand-Kellogg, siglato per sancire la fine di tutte le guerre. L’ambientazione del brano racconta le date e le immagini dell’ascesa del totalitarismo nel XX secolo: i volti di Stalin, Mussolini e Hitler, le loro voci scandite da un ritmo di marcia senza fine. Alla fine del tunnel si trova il pannello raffigurante la dichiarazione di guerra del 1940, che fa da contraltare al precedente pannello “Mai più la guerra”. L’ultima schermata mostra le immagini della “Seconda Guerra Mondiale”. Va considerata una vera e propria guerra ‘totale’ per la sua vastità, la sua durata, la sua intensità e il coinvolgimento di uomini e risorse”. Il film è accompagnato dalla canzone partigiana “Bella Ciao” e da frammenti del terzo movimento delle Sinfonie n. 7 e n. 5 di Shostakovich. Il film si conclude con le immagini della dichiarazione di armistizio dell’8 settembre 1943.