Il titolo della sala è “L’eclissi della coscienza europea”. Il racconto inizia con una frase emblematica collocata nel corridoio che conduce a questa stanza: “I destini dell’Europa sembrano incontrarsi in questa terra”. Un monaco funge da narratore, introducendoci nell’inquietante clima di violenza che ha caratterizzato l’Europa dall’inizio del XX secolo e che ha portato alle due guerre mondiali. La Sinfonia n. 3 di Gorecki produce nel primo movimento un’atmosfera altamente lirica. Nelle fessure dei muri si trovano quattro foto, icone del 900, che generate dalle dolorose vicende della guerra.
Queste le parole del Monaco: Tutto, qui intorno, porta ancora i segni dei cumuli di macerie, delle pietre dure del dolore, dell’orgia di violenza, gratuita, banale, come il male, che irrompe nella vita quotidiana. — Ovunque dilaga la furia devastante di uomini e di armi, distruttiva come mai si era vista prima. Tutto impoverisce oltre misura. — Quanta incredulità per ciò che è avvenuto. Tutto questo sembra lontano da noi, eppure è successo solo ieri.
L’inizio della storia è affidato alla voce di un grate. Una voce atemporale che sembra guardare dall’alto e da lontano le violenze e le distruzioni subite, nel corso del secolo